Giulia Valente  1^B liceo classico

 

ANALISI DEL TESTO FILOSOFICO

 

A: Platone nacque ad Atene da una famiglia di piccola nobiltà nel 427 a.C. e morì nel 347 a.C. Fu uno dei filosofi più importanti della sua epoca, la sua ideologia venne influenzata moltissimo da Socrate, suo maestro, che divenne un mito per lui e sarà poi protagonista di molti suoi dialoghi, come quello che si andrà ad analizzare.

Dopo aver compiuto molti viaggi,tra i quali uno in Egitto e in Magna Grecia, nel 388 fonda la sua scuola ad Atene alla quale dà il nome di Accademia, dove sviluppò l’idealismo filosofico. Oggi noi possediamo l’intero corpus delle sue opere: 36 dialoghi suddivisi a loro volta in quattro gruppi, precisamente in  I dialoghi giovanili, I dialoghi della maturità, I dialoghi della tarda maturità e I dialoghi della vecchiaia. Possiamo ricordare Ione e Eutifrone tra i primi; Fedro e Repubblica I-X tra i secondi; Leggi e Politico tra gli ultimi due.

Il brano seguente lo si trova nell’ottavo libro della Repubblica in cui Socrate e Glaucone riprendono il dialogo iniziato nel libro V, cioè i diversi tipi di costituzioni, ai quali corrispondono a loro volta i vari modelli di uomini:

·         Timocrazia (presente a Sparta)

·         Oligarchia

·         Democrazia

·         Tirannide

 

B1:Il testo non è di facile comprensione, infatti per capire i vari significati che nasconde ho dovuto leggerlo attentamente più volte. Sicuramente il dialogo rispecchia l’ideologia di Platone riguardo l’eccessiva libertà nella sua città natale, Atene; ed arricchisce la sua idea con molte argomentazioni ed esempi, in modo da portare l’interlocutore dalla sua parte, usando appunto la maieutica, tecnica prediletta dal suo maestro.

 

B2: Il brano è un dialogo

 

B3: Le parole “sorprendenti” che ho individuato sono: mercé (riga 11), coppieri(riga 12), improperio(riga 16), meteco(righe 26 e 27), bagattella(riga 29), faceto(riga 33), cozzare(riga 44), gagliardo(righe 54 e 56) e licenza(riga 58).

 

B4.1: La parola “sorprendente” coppiere non è usata qui nel suo vero significato, ma deve essere intesa come modello o come colui che trascina le folle, paragonando così i cattivi coppieri ai cattivi modelli che vogliono troppa libertà sia per i cittadini che per loro; anche le parole uomini e donne comperati ed acquirenti nascondono altri significati, rispettivamente schiavi e padroni.

Solo questi termini hanno un diverso significato da quello comunemente loro attribuito, tutti gli altri termini invece mantengono il loro valore letterale.

 

B4.2: Non ho trovato in altri testi di Platone le parole per me “sorprendenti”, ma ho notato che alcune parole significative di questo brano sono presenti in altri componimenti platonici:

 

 

 

PAROLE

BRANI

OPERE

RIGHE

Anima

  • Mito del Demiurgo
  • L’uomo tirannico
  • Il mito di Er
  • Immortalità dell’anima

 

  • Conoscere e ricordare
  • Allegoria della caverna
  • Timeo
  • Gorgia
  • Repubblica
  • Fedone

 

  • Menone
  • Repubblica

12-12-54

52-53

1-26-29-46-56

5-40-44-54-57-66-81-84-93

14-21-25-66-68

73-82-93-97

Libertà/ Libero

  • L’uomo tirannico
  • Gorgia

34

Giustizia/

 Giusto

  • Socrate e le leggi della polis
  • Critone

1-2-3-6-44-51-55

Tirannide

  • L’uomo tirannico
  • Il mito di Er
  • Gorgia

 

  • Repubblica

28

 

13-35-41

Governo/ Governanti

  • L’uomo tirannico
  • Gorgia

8-10-11-12-33

Stato

  • Vero politico
  • L’uomo tirannico
  • Politico

 

  • Gorgia

7-9

 

7-8

Schiavitù/

Schiavo

  • Conoscere e ricordare
  • L’uomo tirannico
  • Socrate è come un sileno
  • Menone
  • Gorgia

 

  • Simposio

 

18

 

26

 

B4.3: MERCé: 1.ricompensa; 2.aiuto, grazie; 3.essere in possesso di qualcuno

COPPIERE: chi nelle antiche corti aveva il compito di versare il vino

IMPROPERIO: grave ingiuria, insulto

METECO: nell’antico diritto greco era uno straniero libero residente stabilmente nel

              territorio di una città con limitati diritti civili, politici e militari

BAGATELLA: cosa frivola e senza troppa importanza

FACETO: piacevole, arguto, spiritoso

COZZARE: urtare, colpire, percuotere con violenza

GAGLIARDO: robusto, vigoroso, valoroso

LICENZA: 1.permesso; 2.abuso, sfrenatezza

 

C1.1-2: Dopo averlo analizzato, ho diviso il dialogo nei seguenti paragrafi:

  1. dalla riga 1 alla 9                    Che distrugge la democrazia?
  2. dalla riga 10 alla 23                Tra libertà, stato e governo
  3. dalla riga 24 alla 34                Esempi dell’imitazione reciproca
  4. dalla riga 35 alla 47                Parità e libertà
  5. dalla riga 48 alla 52                Influenze eccessive sull’’anima
  6. dalla riga 53 alla 61                Dalla democrazia alla tirannide
  7. dalla riga 62 alla 69                La schiavitù, figlia della libertà

 

C1.3: Le parole-chiave sono:

    • democrazia/ democratico (1,4,11,58,67)
    • libertà/ libero (4,5,7,11,12,13,19,26,35,36,38,41,43,45,63,67)
    • governo/ governanti (12,16,18,19)
    • stato (4,11,13,19,36,42,64)
    • schiavitù/ schiavo (17,50,59,63,67)
    • tirannide (9,55,66)

 

C2.1: Secondo me la tesi si trova nella parte conclusiva del dialogo; precisamente le righe 63-64: “L’eccessiva libertà, sembra, non può trasformarsi che in eccessiva schiavitù, per un privato come per uno stato.”

 

C2.2: Le argomentazioni trovate spiegano che:

  • dalla riga 11 alla 14: la troppa voglia di libertà fa passare per tiranni anche i governanti più giusti;
  • dalla riga 16 alla 23: lo stato democratico considera le persone ligie alle leggi come gente felice di essere schiava; 
  • dalla riga 30 alla 45: la vera libertà si contraddistingue grazie alla parità tra gli uomini,
  • dalla riga 48 alla 52: l’anima è influenzata dal sommarsi di tutte queste situazioni e si ribella a ogni sorta di schiavitù;
  • dalla riga 57 alla 61: la democrazia verrà distrutta dal medesimo morbo che ha distrutto l’oligarchia;
  • dalla riga 66 alla 68: la democrazia genera la tirannide per porre freno all’eccesso di libertà.

 

C2.3:Tutto il testo è una convinzione di Platone non dimostrata.

 

C2.4: Platone usa varie strategie argomentative:

1.   esempio (dalla riga 24 alla 34)

2.   caso di vita vissuta (dalla riga 40 alla 45)

3.   citazione (alla riga 39 “Diremo quel che ora è venuto alle labbra” da Eschilo/ alla riga 43 dove cita indirettamente un proverbio)

 

D1: il testo fa emergere direttamente molte situazioni, soprattutto di vita comune: dalla riga 24 alla 33 in cui tratta del rapporto padri-figli/ cittadini-meteci/ giovani-anziani/ maestri-scolari; dalla riga 40 alla 45 e dice che in uno stato troppo libero persino gli animali si ribellano ad ogni accenno di schiavitù.

 

D2: Si possono capire dalle righe 13-14 alcuni pregiudizi dell’epoca, riguardanti i cittadini e i governanti;inoltre viene evidenziata l’importanza e il valore che gli Ateniesi affidano alla libertà, anche se ciò non è ben visto da Platone.

 

D3: Una dottrina che certamente ha influenzato Platone, anche in questo brano, è quella di Socrate, suo maestro, che veniva considerato da lui come un mito.

Tutta la sua filosofia non è influenzata solo da Socrate, ma si rifà, anche, alla dottrina orfica per quanto riguarda la metempsicosi, cioè il passaggio dell’anima da un corpo ad un altro in seguito alla morte; usa appunto questa dottrina per spiegare che la verità di tutte le cose è già dentro di noi, perciò conoscere vuol dire ricordare ciò che l’anima ha appreso nella vita precedente.

Platone fa suo, inoltre, il pensiero di Parmenide sull’essere e il non essere, anche se ammette l’esistenza del non essere in quanto diverso da qualcosa, affermando questo compie il così detto parricidio.

 

E1.1: I presupposti che Platone afferma in questo testo sono più che accetta da me.

 

E1.2: Alterna i vari significati della parola “stato”, infatti in certe righe (4, 11, 19, 43, 64) ne parla come ente, mentre in altre (13, 36) come condizione sociale.

 

E1.3: Le argomentazioni portate a sostegno della tesi sono molto valide perché rispecchiano il mondo, l’ideologia e gli usi di Atene e di altre città democratiche di quel tempo.

 

E2: Se Platone vivesse al giorno d’oggi sarebbe condannato per le sue idee e verrebbe considerato un sovversivo! Infatti per gli stati moderni la libertà è la cosa più importante ed è impensabile un eccesso di questa, poiché oggi la libertà non è mai troppa, anzi tutti ne chiedono e ne desiderano sempre di più.

 

E3: Caro Platone,

        (Scusa se ti do del tu) sono una studentessa che sta imparando la tua vita, le tue opere e la tua filosofia; è molto interessante, soprattutto come riesci a partire dalle affermazioni di grandi filosofi precedenti e a farle tue sviluppandole ed aggiungendo i tuoi pensieri e ragionamenti.

Il “problema” che maggiormente mi ha colpito è quello sull’immortalità dell’anima e sulla metempsicosi, hai pienamente il mio consenso, infatti molte volte mi capitano i così detti “deja-vu”, cioè aver l’impressione di aver già vissuto alcuni momenti e a questi segue sempre la domanda perché?; finalmente sono riuscita a rispondere.

Però questa teoria oggi non sarebbe molto accettata, anzi saresti etichettato come un sovversivo da parte della Chiesa cristiana; pure essa afferma l’immortalità dell’anima, ma non riconosce la reincarnazione perché pensa che dopo vada nel mondo dei cieli per raggiungere la pace eterna.

Per quanto riguarda un altro tema trattato da te, cioè la città giusta, che rispecchia la tripartizione delle anime, servirebbe anche oggi così forse non ci sarebbe tutta la corruzione e il vandalismo che è presente nel mondo; però è un pensiero troppo utopistico, purtroppo.

Non sono d’accordo invece nella crescita comune dei figli, perché ogni bambino per crescere bene deve aver punti di riferimento precisi, i genitori biologici.

Bello è anche come usi i miti per esprimere meglio le tue idee e i mille significati che si nascondono in questi.

         Grazie per l’attenzione

                                                                                                                                                                                           Giulia Valente

I B Liceo Classico

a.s. 2009/2010

 

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